Stexyz |
|
| | 
Con ieri sera si è completato il tabellone delle 32 partecipanti per la Champions League. Oggi pomeriggio, a Montecarlo, la Juve conoscerà le sue avversarie. Le ultime magre stagioni hanno fatto precipitare la Vecchia Signora al 43° posto del ranking europeo, 20° posto fra le partecipanti al torneo, collocando la squadra nella terza fascia per il sorteggio. Ergo, possibile girone di ferro.
A condividere la stessa situazione dei bianconeri anche il Paris Saint-Germain, nella stessa urna e di conseguenza avversario evitato al primo turno. Oltre alla squadra di Ancelotti la Juve non potrà re-incontrare Felipe Melo e il suo Galatasaray; il Lille qualificatosi in extremis superando ai preliminari il Copenaghen; l’Anderlecht del conglese Mbokani, giocatore osservato proprio dalla dirigenza; l’Olympiakos, già avversario nell’ultimo decennio; lo Spartak Mosca e l’Ajax.
Quasi certo che capiterà una grandissima già nella fase a gironi. Il regolamento prevede che non si possono incontrare da subito squadre dello stesso paese, per cui niente Milan. Delle sette che rimangono nella prima urna la più abbordabile è il Porto. Non uscissero i lusitani allora ci sarebbe da divertirti: Chelsea, Barcellona, Manchester United, Bayern Monaco, Real Madrid e Arsenal.
La fascia 2 prevede un vero e proprio pericolo: il Manchester City. C’è già stato un precedente due stagioni fa in Europa League: finì con due pareggi, ma l’impressione è che i citizens oggi siano ben più pericolosi e motivati di allora. Sono loro l’avversario da evitare assolutamente. Esclusi loro i pericoli maggiori potrebbero venire dal Valencia, squadra ben abituata alla Champions League e allo Schalke 04 del cecchino Huntelaar. Sempre ostico anche il Benfica, guidato in avanti da Oscar Cardozo, accostato alla Juve proprio in questi giorni e, sempre in tema di portoghesi, occhio al Braga che del lotto sembra la più debole ma l’eliminazione ai danni dell’Udinese ai preliminari consiglia di aprire gli occhi. Infine, da non sottovalutare le tre ex sovietiche: lo Shakhtar Donetsk, che due anni fa ha sbattuto fuori la Roma agli ottavi di finale, la Dinamo Kiev orfana di Shevchenko ma notevolmente rinforzatasi con Miguel Veloso e Kranjar e con il talento di Milevsky e Yarmolenko, quest’ultimo che ha destato interesse nei bianconeri. Infine lo Zenit di Luciano Spalletti con l’ex Criscito in difesa e l’imprevedibilità del portoghese Danny in avanti.
La fascia 4, quella teoricamente più morbida, in realtà vede alcune squadre tutt’altro che materasso: su tutte il Borussia Dortmund, due volte campione di Germania e storica avversaria della Juve. I gialloneri pagano il pessimo recente passato a livello continentale e ritrovarseli avversari da subito porterebbe quasi di conseguenza a un girone di ferro. Non ci sono più Kagawa e Barrios, ma rimangono Gotze e Lewandowski, Hummels e Subotic. E occhio al nuovo acquisto Marko Reus. Da valutare il Malaga, acquistato dagli sceicchi e in procinto di diventare la terza big di Spagna, salvo poi vedersi ridimensionata per la volontà della proprietà di lasciare. In molti se ne sono andati, fra cui l’ex Juve Maresca. Rimangono comunque elementi interessanti come Toulalan, Joaquin e Buonanotte. Curiosità per il Montpellier, campione di Francia a sorpresa. La squadra quest’anno è partita male e non ha più il bomber Olivier Giroud, passato all’Arsenal. Affascinante una sfida contro il Celtic, per l’atmosfera che può dare lo stadio degli Hoops. La squadra, però, non è all’altezza di quella dei primi anni 2000 quando raggiunse la finale di Coppa Uefa. Dell’ultim’ora l’interesse dei biancoverdi per Alessandro Del Piero. Mine vaganti le altre squadre: dalla Dinamo Zagabria al Cluj, fino al Bate Borisov che può far leva su una squadra già rodata e sul freddo bielorusso. Cenerentola del torneo, infine, il Nordsjælland, squadra danese senza nomi di spicco che sulla carta sembra l’anello debole. Appunto, sulla carta. |
|
| | |
