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TORINO - L'ad della Juventus Giuseppe Marotta rimanda al mittente le accuse della Fiorentina di slealtà e spiega, intervistato da Sky Sport 24, i retroscena dell'affare Berbatov: «Non abbiamo molto da chiarire con la Fiorentina - esordisce Marotta - abbiamo agito con la massima correttezza e trasparenza per le dinamiche di mercato. Respingo al mittente le accuse del club viola nel comunicato, siamo entrati nell'affare Berbatov quando abbiamo saputo che aveva rifiutato la Fiorentina e nel frattempo c'era una proposta da parte del Fulham. Noi abbiamo fatto la nostra, poi il giocatore ha preferito restare in Inghilterra per motivi familiari, non è un rifiuto. Volevamo sfruttare un'occasione che ci aveva offerto il mercato, che vede molte squadre seguire un giocatore. Da chi abbiamo saputo che rinunciava ai viola? Abbiamo un rapporto di conoscenza profonda con l'ad del Manchester United David Gill, con il quale abbiamo già lavorato per quanto riguarda Pogba e con il quale ci vedremo domani ai sorteggi di Champions League».
LLORENTE UTOPICO, BENDTNER DA VALUTARE - Il dirigente bianconero ha anche chiarito la posizione del club su Bendtner e Llorente: «Bendtner è un giocatore sul mercato, di cui è nota la disponibilità: noi lo stiamo valutando, ma da qui a dire che andremo a definirlo ne passa. Per Llorente posso dire che è un giocatore interessante, e lo resta ma solo al momento opportuno. Per ora è prematuro ipotizzare qualsiasi cosa e per quanto riguarda questi ultimi giorni è utopistica l'idea di averlo con noi, se il suo presidente intende far valere la clausola rescissoria definita col giocatore di 36 milioni per cederlo». |
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