LOSANNA (SVIZZERA), 2 marzo - Il Tas ha ufficializzato che potrebbe essere riaperto il procedimento disciplinare su Daniele Mannini del Napoli e Davide Possanzini del Brescia, i due calciatori squalificati per un anno per il ritardo a un controllo antidoping, su richiesta della Federcalcio. Il Tribunale arbitrale dello sport ha sottolineato che tutte le parti in causa hanno approvato questa richiesta: il ricorso era stato della Wada, l'Agenzia mondiale antidoping, contro il Coni e la Federcalcio per i provvedimenti disciplinari precedenti (rispettivamente squalifica per quindici giorni e assoluzione).

IL COMUNICATO - «Sono state presentate altre prove davanti al Tas- afferma il comunicato del Tribunale- che ora riunirà nuovamente il collegio arbitrale incaricato. Una volta che le parti avranno sottoposto le loro osservazioni, il collegio deciderà se le prove aggiuntive che sono state presentate possano essere prese in esame e, in questo caso, se esse abbiano qualche influenza sull'esito della decisione del Tas del 29 gennaio scorso. Il collegio dovrà anche pronunciarsi sulla richiesta della Figc di sospendere temporaneamente la squalifica fino al termine della procedura arbitrale». Oggi il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha aggiornato il consiglio federale sugli sviluppi della vicenda, e ha detto che le parti hanno tempo fino a giovedì per presentare delle memorie al Tas. Mannini e Possanzini sono stati squalificati per essersi presentati in ritardo al controllo antidoping dell'1 dicembre 2007, dopo Brescia-Chievo: la squalifica, di un anno, decorre dal 29 gennaio scorso meno i 15 giorni di sospensione già scontati.